Antonio Spinosa e Massimo Fini hanno ricostruito la personalità politica dello scrittore pratese Curzio Malaparte (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957). Malaparte fu inizialmente un fascista non mussoliniano che auspicava un’Italia libera da monarchia e Vaticano, e pertanto intendeva il fascismo come un movimento rivoluzionario e di liberazione. Dal fascismo cominciò ad allontanarsi tuttavia già poco dopo l’instaurazione della dittatuta nel 1925, riscontrando come fosse lontano nella prassi politica da quelle idee di rivoluzione sociale che Malaparte perseguiva, e proprio a causa delle sue posizioni antifasciste nel 1933 venne confinato a Lipari. La sua complessa personalità, vitalista e mondana, ma anche fragile, introversa e poetica, si tradusse in ogni particolare architettonico della sua casa di Capri, costruita su uno sperone di roccia battuto dai venti, il più riuscito racconto di sé.
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